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Strutture dell’immaginario e tradizione orale
Progetto promosso e coordinato dalla Soprintendenza per il patrimonio, storico, artistico e demoetnoantropologico della Liguria
in convenzione con
Direzione Scolastica Regionale per la Ligura
Centro di Documentazione della Tradizione Orale
Scuola Primaria di Pieve san Lorenzo (Minucciano – Lucca 2002-2003), ins. Valeria Martini e Nelita Andrei.
Paese di provenienza dei racconti Pieve San Lorenzo (com. di Minucciano – Lucca)
Caratteristiche del materiale: dattiloscritto dai ragazzi stessi che hanno rielaborato i testi senza interventi dell’insegnante. Sono state consegnate le cassette audio delle interviste. Il materiale audio è depositato presso il centro di Piazza al Serchio.
Il Devasto
A scuola è venuto un signore che ci ha raccontato del Devasto, un serpente molto misterioso e spaventoso .
Si crede che mangi i morti perché qualcuno lo ha visto uscire da una tomba.
Vive fra le macerie di Bergiola, un castellaro ligure-apuano situato nei boschi sopra la Pieve.
Chi lo ha visto racconta che è lungo circa 4 m. e che ha la testa grossa come quella di un gatto .
Il ballo degli streghi
Un giorno un suonatore incontrò un uomo che gli disse se andava a suonare a una festa.
Il musicista la sera andò dove era stato invitato e cominciò a suonare.
Mentre suonava andava sempre più indietro, verso un tavolo imbandito, ma quando si girò vide che il vino era sangue e i pasticcini erano “caccole” di pecora.
Lui si spaventò tanto che corse a casa e andò a letto.
Il Baffardello
Il Baffardello non disturbava solo gli animali, ma soffocava anche i bambini nella culla.
L’angelo custode, per proteggere i bambini, gli fece venire due buchi nelle mani così i bambini potevano respirare.
Il Baffardello è uno spiritello dispettoso che si diverte a fare le trecce alla coda dei cavalli e delle mucche. Se il contadino non le disfaceva, l’animale si ammalava e moriva.
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Pubblicato il: 28.03.2005